Economia inglese
Commercio con l'estero
L'economia inglese si trova al sesto posto nel mondo in termini di esportazione di merci e servizi. Un'economia non molto indietro rispetto agli Stati Uniti in termini d’investimenti esteri. L'espansione europea, coinvolge anche i mercati dei paesi in via di sviluppo, generando l'apertura di nuove vie per ottenere enormi guadagni finanziari, anche con investimenti in società oltremare.
Una notevole quantità di derrate alimentari è necessaria per soddisfare le richieste interne e pertanto deve essere importata dall'estero. Il livello sale al quarto posto nel mondo in termini di volume delle importazioni.
I principali partner commerciali dell’Inghilterra nel 2003 sono stati l'Unione Europea (oltre il 50%), Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Australia, America Latina e Africa. Le importazioni in linea generale superano le esportazioni e il disavanzo delle partite correnti, nel settembre 2004, è stato stimato a circa 15,8 miliardi di dollari.
Negli ultimi anni il governo ha effettuato un rigoroso controllo sulla spesa pubblica, destinata a salire ancora nei prossimi anni, in vistadi migliorare i servizi pubblici carenti. Dato il declino delle finanze pubbliche, a causa del deludente gettito fiscale, la priorità principale del governo è di apportare cambiamenti nelle sue norme fiscali cercando di mantenere le sue promesse in termini di miglioramento dei servizi pubblici come la sanità, istruzione e i trasporti. L’obiettivo di più lungo termine del governo è di attuare le riforme per aumentare la produttività del paese, che resta al di sotto della media OCSE.