Vita notturna a Londra
Un viaggio a Londra vale la pena anche solo per la sfavillante vita notturna. Colorata, illuminata da migliaia di luci, di tendenza come poche, pronta a catturare anche chi si trova nella capitale di passaggio. Conosciuta in tutto il mondo per i suoi musical del West End i teatri ed i concerti, i clubs e le discoteche, la vita notturna della capitale britannica la fa soprattutto la gente. I giovani provenienti da tutto il mondo si concentrano in questa immensa città, rimandando indietro al resto del globo le nuove tendenze della moda.
Il centro di Londra è forse diventato un po' troppo ovvio, e se non si conosce a fondo l'area, si rischia di finire nei soliti pub da 'turisti'. Meglio vivere i locali frequentati da chi Londra la conosce bene e allora puntate su Covent Garden, sul Walk About (parte della serie di pub australiani presenti un po' ovunque, da preferire quello di Shepperd Bush, da evitare quello di Shaftesbury Avenue). I locali più costosi, li trovate nel West End, di cui Covent Garden fa anche parte, insieme a Soho, Leicester Square, Regent Street (qui non perdetevi Momo, di tendenza arabegiante, al 25 di Heddon Street). Provate anche Funky Buddha, Mahiki, Café de Paris, Number One di Leicester Square, nonostante corriate il rischio di trovare parecchi italiani (ma Londra è piena di connazionali).
Nella zona di Wardour Street, sempre a Soho, non trovate più i mitici club degli anni settanta, ma locali di nuova tendenza, molti dei quali sono ristoranti aperti fino a tardi. In particolare ci è piaciuto il ristorante tailandese (thai, in inglese) Busaba Eathai, con grande atmosfera ed eccellente cucina. Gli amanti del Jazz potranno rivivere le vecchie glorie del Ronnie Scott's, oggi spostato al 47 di Frith Street, spesso con ospiti eccezionali come Matt Bianco, Roots Manuva, Elaine Delmar, Ernest Rangling.
Il Tiger Tiger, in Haymarket, lo riconoscete dalla lunga fila spesso presente all'esterno. Diventa un ottima scelta, senza grandi pretese, durante la settimana. Da non perdere, anche la trendy area di Brick Lane e Oxton, meglio conosciuta come Shoredich, ricca di locali di grande interesse giovanile. A Islington troviamo la Academy 2, con musica stile indie, rock, retro e pop (16 Parkfield St).
Se scegliete il west (ovest) di Londra, puntate verso Notting Hill. Tra pub, ristoranti e locali in genere diventa uno dei luoghi più trendy della capitale. Consigliamo in particolare il Notting Hill Arts Club (lo trovate al n 21), un incrocio tra un centro d'arte seminterrato e un ritrovo per cocktail. Ritornando in centro, consigliamo di non perdere i locali lungo la riva del Tamigi (a sud), in particolare il tratto che va da London Bridge al Southbank Centre. La zona di Euston è caratterizzata da qualche pub e bar, e vi offre un assaggio della vita notturna londinese. Il Euston Flyer, situato di fronte alla British Library, è popolare tra i pendolari e locali per la sua prossimità alle stazioni ferroviarie di Euston, St Pancras e King's Cross. Alcuni sono di tendenza, alla moda e di conseguenza più costosi, come Light Bar, Long Bar e Bar Viola.
Tra le altre zone della capitale, fuori dal west end e più centrali, di grande tendenza sono anche Clapham Common e Clapham Junction, in particolare la Battersea Rise, poste a sud del Tamigi e in zona 2. Kensington con Kensigton High Street, diventa eccezionale per chi si sente (o è convinto) d'essere posh (magari si capita nello stesso club frequentato dai principi reali). Gli amanti del punk possono ritrovarsi all'Electro, sulla Tottenham Court road (e qui siamo rientrati al centro). Spostandoci verso est, consigliamo il The Horniman At Hays, a Bermondsey in Counter Street (un eccellente pub). Tra i pub, ritornando al centro, consigliamo anche il Doghouse di Kennington, spesso premiato dalla rivista Time Out. Un po' più a sud è da non perdere il Ritz Cinema di Brixton e annesso locale sulla terrazza. Da non perdere anche i locali di Camden Town a nord, tra tutti il mitico Jazz Cafe.
In genere, a Londra i prezzi delle bevande, nei club, rimangono abbastanza alti, rispetto alle altre città inglesi, nonostante tendano a diminuire appena ci si allontana dal centro.