Isola di Man
L’Isola di Man è bagnata dal Mar d’Irlanda ma è una dipendenza della Corona Britannica con governo autonomo. L'isola è stata irlandese, scandinava, scozzese e inglese e il nome è stato a lungo un enigma per filologi (ancora oggi non c’è ancora una soluzione che si possa dire esatta).
Fino al secolo V la leggenda vuole che l'isola sia stata la dimora di un negromante che ricopriva l’Isola di nebbia per far fuggire gli estranei. Le persone che tentavano di avvicinarsi all'isola vedevano moltiplicati a centinaia gli ostacoli al loro sbarco. Con l'arrivo dei missionari dall'Irlanda, l'Isola di Man fu progressivamente convertita al cristianesimo. Nel 1266 un trattato firmato tra la Norvegia e la Scozia lasciò l'Isola di Man agli scozzesi. Questo segnò l'inizio di un periodo travagliato della storia dell’isola, tanto che da allora divenne una pedina nella lunga lotta tra la Scozia e l'Inghilterra. Dopo varie vicissitudini la Signoria di Man nel 1736 passò a James Murray, secondo Duca di Athol.
In quel periodo l'isola non era molto popolare presso il governo britannico a causa della sua posizione. Si diceva inoltre che i 2/3 della popolazione viveva con i proventi del contrabbando. L'isola era diventata un luogo di rifugio per la peggior specie di debitori: una legge locale stabiliva che i debiti contratti in Inghilterra e in Irlanda non potevano essere recuperati sull’Isola di Man. Questo significò che per quasi cento anni, la località divenne il posto ideale per gli sfortunati e i dissoluti dei paesi circostanti.
Nel corso del XX secolo l'Isola di Man ha raggiunto il governo autonomo come dipendenza dalla Corona, la cui responsabilità è solo quella di garantire il buon governo dell'Isola e le relazioni esterne. Il governo democraticamente eletto dell'Isola esercita il pieno controllo dei suoi affari interni e delle acque territoriali.
Uno sguardo ammirato e una visita attenta merita il magnifico Castello Rushen, uno dei castelli medievali meglio conservati in Europa. Edificato prima della fine del secolo XII, venne in parte distrutto quando Robert The Bruce fu catturato nel 1313. Nella metà del secolo XIV è stato praticamente ricostruito attorno alle rovine precedenti. Nel Settecento il castello era in decadimento e veniva utilizzato soprattutto come prigione dell'isola. Nel corso dei secoli XVIII e XIX è stato anche utilizzato come centro amministrativo, zecca e tribunale. Oggi, questa imponente struttura calcarea rinnovata ricorda la storia della popolazione.
La Tower of Refuge completata nel 1832 è stata ideata come rifugio per marinai in caso di cattive condizioni atmosferiche ed era sempre rifornito di acqua e pane. La costa era troppo lontana viste le pericolose acque del Mar d’Irlanda.
Non ultimo, un giro divertente a bordo del tram a cavalli, un antico servizio che è stato istituito nel 1876, il Douglas Horse Drawn. Il fascino dell’Isola di Man si può intuire nelle ambientazioni di un famoso film muto di Alfred Hitchcock « L’Isola del peccato ».